Gravidanza e aumento di peso: come bilanciare il tutto?


Tra le tante paure con cui una donna in attesa deve fare i conti vi è senza dubbio la paura di un aumento incontrollato del peso corporeo. È bene quindi fare qualche dovuta precisazione considerando innanzitutto che, durante la gestazione, l’aumento di peso è un evento assolutamente fisiologico che, se rimane entro certo limiti, è anche fondamentale per la buona salute del bambino e della madre: il corpo della donna diviene infatti il “tempio” della formazione e crescita di una nuova vita ed è quindi inevitabile (considerando l’aumento fisiologico dell’utero e di altri distretti corporei, oltre al bimbo in accrescimento) un aumento di peso della gestante.

L’incremento di peso corporeo deve essere tuttavia commisurato al peso pre-gravidico, quindi al peso antecedente all’inizio della gravidanza ma anche correlato al trimestre di gestazione. Se infatti la donna inizia la gravidanza in una situazione di normopeso (BMI compreso tra 18,5 e 25) o addirittura sottopeso, l’incremento auspicabile di peso corporeo sarà maggiore rispetto a quello di una donna che inizia la gravidanza in una situazione di sovrappeso o di obesità. Inoltre, se nel primo trimestre l’incremento di peso è praticamente irrilevante, inizierà ad essere discreto nel secondo trimestre (per aumento delle dimensioni dei tessuti materni come ad esempio utero, placenta, sangue, liquido amniotico, etc) e quindi farsi importante nell’ultimo trimestre di gravidanza, quando l’incremento i di peso corporeo è interamente dedicato all’accrescimento del nascituro. Appare quindi intuibile quindi come l’incremento di peso totale della gestante sarà quindi maggiore in caso di gravidanza gemellare.

Tuttavia, l’incremento ponderale non deve essere l’unico interesse relativo alla nutrizione della donna in gravidanza. La gestante deve infatti porre particolare attenzione alla sua alimentazione non solo per la paura di accumulare tanti kg in eccesso ma anche per la maggiore predisposizione ai rischi igienico-sanitari (toxoplasmosi, listeriosi, salmonellosi, etc) ma anche per le specifiche esigenze nutrizionali relative ai tre trimestri della gravidanza.

Per la paura infatti di prendere troppo peso, in molti casi si segue un alimentazione molto povera o comunque squilibrata in riferimento alle esigenze nutrizionali della donna in attesa e del bambino determinando quindi delle possibili carenze che possono alterare un ottimale proseguimento della gestazione ed il corretto sviluppo del nascituro.

Per vivere quindi più serenamente il periodo delicato della gravidanza contattami e, in seguito ad un attenta valutazione, è possibile elaborare un piano nutrizionale specifico per le tue esigenze e quelle del tuo bambino, senza inutili rinunce!

dott.ssa Marycarmen Barnaba – biologa nutrizionista

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