In questi giorni di emergenza globale sono tante le preoccupazioni che ci circondano e le emozioni contrastanti che viviamo. Spesso, se non ben gestite, queste diventano paure che possono degenerare in un attimo in ansia, stress, panico!
È importante, pertanto, capire come proteggersi da questi fenomeni, ma soprattutto, capire come prevenirli.
Il CNOP – Consiglio Nazionale Ordine Psicologi ha emanato un vademecum con delle semplici regole da rispettare nella nostra quotidianità al fine di proteggersi da emozioni negative.
A chi si deve badare nella marea di notizie?
Un problema più difficile per certi versi da affrontare è quello della marea di informazioni da gestire. Si chiama infatti “Infodemia” il contagio e la diffusione di notizie: guardando la tv, aprendo i giornali o andando in rete si viene sommersi letteralmente da una marea di informazioni di ogni tipo sul Coronavirus. Veri e finti esperti, specialisti improvvisati, persone che riportano il “sentito dire”, ecc.
Va bloccato o ignorato uno stato di “allarme psicologico permanente” che si traduce in “indignazione pubblica”. Si tende così ad aumentare la percezione dei rischi e siamo spinti a cercare ossessivamente informazioni più rassicuranti che spesso non ci sono o non vediamo. I media però sono fatti per attirare l’attenzione e ci espongono per lo più a cronache allarmanti facendo crescere la sproporzione tra pericoli oggettivi e paure personali. Conclusione: bisogna ridurre la sovraesposizione alle informazioni dei media. Una volta acquisite le informazioni di base su cosa succede e cosa fare, è sufficiente verificare gli aggiornamenti solo tramite fonti affidabili, senza farsi sommergere da un flusso h24 di “allarmi ansiogeni”, soprattutto di alcuni programmi televisivi. È bene proteggere anche i bambini! Se ci interrogano, daremo sempre la nostra disponibilità a parlare serenamente di quello che possono aver sentito e li spaventa. È meglio non esporli assolutamente alle informazioni allarmistiche di cui sopra.
Agisci collettivamente per un fenomeno collettivo
Agire tutti in modo informato e responsabile e aiutarsi reciprocamente a farlo, aumenta la capacità di protezione della collettività e di ciascuno di noi. Alessandro Manzoni in relazione alla peste di Milano del Seicento scriveva: “il buon senso se ne stava nascosto per paura del senso comune”.
La paura è un’emozione potente e utile, non dobbiamo averne paura, appunto. È stata selezionata dall’evoluzione della specie umana perché ci permette di prevenire i pericoli ed è quindi funzionale ad evitarli. La paura funziona bene se è proporzionata ai pericoli. Oggi molti pericoli non dipendono dalle nostre esperienze. Succede così che la paura rischia di diventare eccessiva rispetto ai rischi oggettivi derivanti dalla frequenza dei pericoli. In questi casi la paura si trasforma in panico e finisce per danneggiarci. Si ha più paura dei fenomeni sconosciuti, rari e nuovi, e la diffusione del Coronavirus ha proprio queste caratteristiche.
Non ti vergognare di chiedere aiuto!
Se pensi che la tua paura o ansia siano eccessive e ti creano disagio, non avere timore di parlarne e di chiedere aiuto ad un professionista. Gli Psicologi conoscono questi problemi e possono aiutarti in modo competente. Tutti possiamo avere necessità, in certi momenti o situazioni, di un confronto, una consulenza, un sostegno, anche solo per avere le idee più chiare su ciò che proviamo e gestire meglio le nostre emozioni, e questo non ci deve far sentire “deboli”.
Humanamente è a completa disposizione per dare ascolto e sostegno a chiunque ne avesse bisogno. Basta chiamare al numero 080/3212174, oppure scrivere una mail a: humanamentefasano@gmail.com